Codice della Strada, rischi la sospensione della patente anche se non stai guidando: “Fai attenzione in questo caso”

La sospensione della patente non è più un rischio esclusivo per chi guida sotto l’effetto di droghe: anche il semplice possesso può comportare sanzioni gravi, tra cui la perdita della patente. Scopri le nuove regole e le implicazioni legali che riguardano l’uso di sostanze stupefacenti e la sicurezza stradale.

La sospensione della patente non è un fenomeno che riguarda solo chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe, ma anche chi si trova in possesso di sostanze stupefacenti, anche senza essere al volante. Come spiegato recentemente dall’avvocato Angelo Greco in un video divulgativo, chi viene trovato positivo al drug test rischia la sospensione della patente anche se non sta guidando.

La riforma del Codice della Strada, unita all’introduzione dei test salivari, ha generato confusione, ma è importante chiarire che l’uso o la detenzione di droghe è un illecito amministrativo punito con sanzioni che vanno dalla sospensione della patente a quella del passaporto, porto d’armi e permesso di soggiorno. Se l’uso di droghe avviene alla guida, la situazione si complica ulteriormente, trasformandosi in un reato con gravi conseguenze.

 

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Le regole sull’uso di droghe e la sospensione della patente

Secondo l’articolo 75 del Testo Unico sugli Stupefacenti, l’uso o la detenzione di sostanze stupefacenti, anche senza essere alla guida, è considerato un illecito amministrativo. In caso di accertamento, il soggetto rischia la sospensione della patente da un mese a due anni. Queste misure riguardano non solo i conducenti ma anche chi, pur non trovandosi al volante, viene sorpreso in possesso di droghe o positivo ai test. Sebbene questa normativa sia sempre stata in vigore, la riforma del Codice della Strada e l’introduzione dei test salivari hanno reso più semplice la rilevazione di sostanze stupefacenti nel corpo, confondendo molte persone riguardo alle reali implicazioni legali.

La confusione nasce dal fatto che, fino a poco tempo fa, la sospensione della patente era associata principalmente alla guida in stato di alterazione, mentre oggi il possesso e l’uso di droghe, anche se non legato alla guida, può portare a sanzioni severe che possono determinare la sospensione della patente per periodi che vanno da un mese a due anni.

Le conseguenze della guida sotto l’influenza di stupefacenti

Patente a rischio anche senza essere alla guida: quando è possibile
Quando si rischiano sanzioni più gravi. Fonte: Instagram

Se invece vieni trovato alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la situazione diventa ancora più grave. L’articolo 187 del Codice della Strada stabilisce che la guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all’uso di droghe è un reato. In questo caso, oltre alla sospensione della patente, si rischiano gravi sanzioni, inclusa la revoca della patente e il divieto di guidare per un periodo che può arrivare fino a 3 anni. Le sanzioni penali sono applicabili quando il conducente è positivo al test antidroga, che può essere effettuato dalle forze dell’ordine se vi sono ragionevoli sospetti di uso di sostanze stupefacenti. Tra i segnali che possono indurre un controllo ci sono comportamenti anomali, alterazione psicofisica, o la presenza di persone note per attività legate allo spaccio di droghe.

Il ruolo dei test salivari

L’introduzione dei test salivari ha semplificato il lavoro delle forze dell’ordine nel rilevare la presenza di droghe nel corpo. Questi test sono rapidi e non invasivi, consentendo una diagnosi immediata. Tuttavia, nonostante la loro efficacia, la confusione generata dalla nuova normativa ha fatto sorgere dubbi su quando e come questi test possano essere applicati, specie in situazioni non legate alla guida. È importante, dunque, essere consapevoli delle implicazioni legali anche quando si è semplicemente in possesso di droghe, per evitare conseguenze legate alla sospensione della patente e ad altre sanzioni.

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