Il profumo che spruzziamo ogni giorno potrebbe nascondere ingredienti dannosi per la nostra salute. Gli ftalati, comunemente presenti nelle fragranze, sono associati a gravi rischi, tra cui danni al sistema endocrino e problemi di fertilità. Scopri come proteggerti e fare scelte consapevoli per il tuo benessere.
Ogni giorno, milioni di persone spruzzano profumo per sentirsi più sicure e attraenti (di recente abbiamo suggerito un trucco per far sì che il profumo sul corpo duri più a lungo), ma pochi sanno che alcuni degli ingredienti contenuti in queste fragranze potrebbero nascondere rischi per la salute. Tra gli ingredienti più preoccupanti ci sono gli ftalati, composti chimici comunemente utilizzati per fissare e prolungare la durata delle fragranze. Sebbene non siano sempre visibili sulle etichette dei prodotti, gli ftalati sono presenti in numerosi cosmetici, tra cui profumi, deodoranti, shampoo e lozioni.
La loro presenza, sebbene approvata in passato dalle autorità di regolamentazione, sta suscitando preoccupazioni tra scienziati e esperti di salute, che ne evidenziano i potenziali effetti dannosi sul nostro organismo. In questo articolo esploreremo cosa sono gli ftalati, i rischi ad essi associati e cosa possiamo fare per proteggerci.
Ftalati, non solo nel profumo: cosa sono e dove li troviamo

Gli ftalati sono un gruppo di composti chimici che vengono utilizzati principalmente come plastificanti, per rendere i materiali più flessibili. Tuttavia, il loro utilizzo si estende anche al settore cosmetico, dove vengono impiegati per fissare le fragranze nei profumi e in altri prodotti. Tra gli ftalati più comuni, troviamo il dietilftalato (DEP), che è quello utilizzato nei profumi per mescolare le note aromatiche e migliorare la durata della fragranza.
Nonostante siano ampiamente usati, gli ftalati non sono sempre indicati tra gli ingredienti sulle etichette dei prodotti. Questo avviene perché, in molti casi, sono inclusi sotto la dicitura generica di “fragranza”, che può nascondere numerosi composti chimici. Sebbene l’uso degli ftalati fosse considerato sicuro in passato, nuove ricerche stanno sollevando preoccupazioni sulla loro sicurezza.
Cosa dicono le autorità e gli studi scientifici
Le autorità sanitarie, come la FDA (Food and Drug Administration) negli Stati Uniti, hanno in passato minimizzato i rischi associati agli ftalati, affermando che l’esposizione attraverso i profumi non sarebbe sufficiente a causare danni. Tuttavia, negli ultimi anni, l’attenzione scientifica si è concentrata sugli effetti a lungo termine di questi composti, e molte voci si sono levate contro la loro sicurezza. La Cosmetic Ingredient Review Expert Panel, per esempio, ha dichiarato che la quantità di ftalati presente nei cosmetici è troppo bassa per essere dannosa, ma molti esperti, tra cui endocrinologi e tossicologi, non sono d’accordo con questa valutazione.
Studi recenti hanno infatti collegato gli ftalati a vari disturbi della salute. Ricerche condotte su animali e umani hanno evidenziato un legame tra l’esposizione a questi composti e problemi di fertilità, malattie cardiovascolari, diabete e obesità. Inoltre, gli ftalati sono noti per la loro capacità di alterare il sistema endocrino, interferendo con gli ormoni che regolano la riproduzione, il metabolismo e altre funzioni vitali del corpo umano. Alcuni studi hanno persino suggerito che l’esposizione precoce agli ftalati potrebbe influire sullo sviluppo del cervello nei bambini, con possibili implicazioni per disturbi come l’ADHD.
I rischi per la salute
Gli effetti più preoccupanti degli ftalati riguardano il sistema endocrino e la fertilità. La ricerca ha mostrato che l’esposizione a lungo termine può danneggiare la qualità dello sperma negli uomini, ridurre la qualità degli ovociti nelle donne e aumentare il rischio di infertilità. Gli ftalati sono anche stati collegati a disturbi come l’endometriosi e le disfunzioni mestruali nelle donne, nonché a una pubertà precoce nelle ragazze. Negli uomini, studi come quello condotto da Harvard nel 2002 hanno trovato correlazioni tra l’esposizione agli ftalati e danni al DNA dello sperma, che possono compromettere la fertilità.
Inoltre, l’esposizione agli ftalati è stata associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, obesità e disturbi metabolici. Gli ftalati possono interferire con il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, aumentando la probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 e altre patologie correlate.
Cosa fare per proteggersi: bisogna limitare l’uso del profumo?
Seppur difficile eliminare completamente l’esposizione agli ftalati, esistono alcune misure che possiamo adottare per ridurre i rischi. La prima è quella di limitare l’uso di prodotti che contengono fragranze, inclusi profumi, deodoranti e lozioni. Poiché la dicitura “fragranza” sulle etichette può nascondere ftalati e altri disruttori endocrini, è utile optare per prodotti senza profumo o che utilizzano ingredienti naturali.
Inoltre, possiamo cercare di acquistare prodotti cosmetici e detergenti che siano certificati come privi di ftalati. Alcuni marchi sono ora trasparenti riguardo agli ingredienti e offrono alternative sicure e prive di sostanze chimiche dannose. Utilizzare banche dati come quella dell’Environmental Working Group (EWG) può aiutare a fare scelte più informate.
Infine, è essenziale prestare attenzione alla quantità di prodotti chimici con cui entriamo in contatto ogni giorno. Ridurre l’uso di prodotti contenenti ftalati e altri disruttori endocrini può contribuire a minimizzare il rischio di effetti collaterali a lungo termine. Sebbene non possiamo eliminare completamente queste sostanze dalla nostra vita, limitare l’esposizione è un passo importante verso una salute migliore.
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