Reddito e retribuzione lorda, la differenza che non tutti conoscono: “C’è una voce da controllare in busta paga”

Capire la differenza tra reddito e retribuzione lorda è essenziale per interpretare correttamente la busta paga. Scopri come individuare l’imponibile fiscale, monitorare il progressivo annuo e comprendere il tuo carico fiscale per gestire al meglio le tue finanze personali e pianificare eventuali benefici o agevolazioni.

La busta paga è un documento essenziale per i lavoratori, ma spesso viene percepita come un insieme di numeri difficili da interpretare. Uno degli aspetti fondamentali è distinguere tra reddito e retribuzione lorda, due concetti diversi ma strettamente legati: una differenza spiegata, in un video pubblicato di recente, dalla consulente del lavoro Sabrina Grazini.. La retribuzione lorda è l’importo complessivo che il datore di lavoro deve al dipendente per il periodo lavorativo, prima di detrarre tasse e contributi. Il reddito, invece, rappresenta la somma su cui vengono calcolate le imposte, ovvero la base imponibile fiscale.

Individuare il reddito nella busta paga è fondamentale per capire quante tasse si stanno pagando e per verificare eventuali detrazioni. Il reddito si identifica attraverso la voce imponibile fiscale o imponibile Irpef, che rappresenta l’importo soggetto alla tassazione sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Inoltre, la busta paga permette di controllare il progressivo annuo di questo imponibile, utile per verificare il reddito accumulato dall’inizio dell’anno, dato importante in vista della dichiarazione dei redditi o per calcolare eventuali bonus e agevolazioni.

 

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Reddito e retribuzione Lorda: le differenze essenziali

Reddito e retribuzione lorda, quali sono le differenze?
Perché non sono la stessa cosa. Fonte: Instagram

La retribuzione lorda è il punto di partenza di ogni busta paga: rappresenta il compenso totale previsto dal contratto di lavoro, che comprende la retribuzione base, eventuali straordinari, indennità e bonus. Tuttavia, il lavoratore non riceve questa cifra per intero, poiché vengono applicate una serie di trattenute:

  • Contributi previdenziali: versati all’INPS per garantire pensione e altre prestazioni sociali.
  • Imposte sul reddito: calcolate sull’imponibile fiscale.

Dopo queste trattenute, si ottiene il netto in busta paga, ovvero l’importo effettivamente accreditato sul conto del dipendente.

Il reddito, invece, è ciò che rimane della retribuzione lorda dopo aver escluso i contributi previdenziali e altri elementi non imponibili. Questo valore è cruciale per calcolare le imposte Irpef e per determinare eventuali detrazioni e benefici fiscali.

Come leggere la busta paga

Per trovare il reddito imponibile sulla busta paga, bisogna cercare le voci imponibile fiscale o imponibile Irpef. Questi termini indicano l’importo utilizzato per il calcolo delle tasse. Solitamente, si trovano nella sezione inferiore del documento, accanto alle trattenute fiscali.

Un altro dato utile è il progressivo annuo dell’imponibile fiscale, che mostra il reddito totale accumulato dall’inizio dell’anno. Questo valore è importante per:

  • Controllare il superamento delle soglie fiscali per eventuali agevolazioni.
  • Monitorare la propria posizione in vista della dichiarazione dei redditi.

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