Centro Civico e scelte smart

Centro Civico e scelte smart

Le ruspe sono ancora ferme alla Ovest ma il  bando di gara è stato assegnato . Sarà la volta buona o altri ricorsi attendono la storia travagliata di questa preziosa opera pubblica che il quartiere Chiusure  attende da oltre 10 anni?(vedi qui )

Il centro civico previsto nel Parco S. Antonio di via Chiusure  a partire dal 2013 ha subito diverse varianti progettuali via via sempre più distanti dai desideri e proposte emerse nelle assemblee con i cittadini dei quartieri interessati.

Piattaforma Civica ha seguito l’intera vicenda e possiamo testimoniare che in termini di partecipazione molto ha fatto il cdq Chiusure per trovare una sintesi accettabile tra i bisogni esplicitati dai cittadini e il Settore Urbanistica, soprattutto dopo la necessaria escussione della fidejussione a seguito fallimento Regalini e affidamento a Brescia Infrastrutture .

E innegabile comunque la debolezza politica che ha portato a questo epilogo e a una soluzione al ribasso di cui prendiamo atto e che a onor di verità coinvolge nel tempo  tre diverse Giunte Comunali.

Il Nuovo Centro Civico prevede una biblioteca con il trasferimento dell’attuale, (ubicata in viale Caduti del Lavoro in locali in affitto),  una sala polifunzionale, anagrafe e uffici di zona.

Come interagirà il nuovo Centro in fatto di servizi con il territorio? Quali strategie “socialmente smart”?

Proviamo a fare il punto con alcuni dati e riflessioni.

Con i nuovi assetti Asst e la nuova formulazione di servizi sociali territoriali voluta da ex assessore Scalvini con il Bando Cariplo Brescia Città del Noi, che vedrà probabilmente un definitivo assetto da qui a cinque anni, si pone la valutazione di risposte flessibili ma qualitativamente adeguate ai bisogni crescenti e complessi della popolazione con una curva demografica che denota un progressivo invecchiamento ma anche una significativa povertà minorile.

Le strutture  pubbliche a disposizione  e che offrono o potrebbero offrire spazi sono:
Scuola Primaria Torricella: è presente al suo interno una infermeria che negli anni 70 veniva utilizzata per le
vaccinazioni dei bambini. Ora è tristemente un deposito di materiale didattico. Sarebbe luogo perfetto per le vaccinazioni di bambini e forse anche per accogliere le mamme in allattamento.

Poi c’è l’attuale centro civico in via Farfengo. Attualmente ospita Anagrafe,ufficio di zona, punto comunità , CdQ, sala riunioni  e nell’interrato sala civica , un laboratorio informatico con pc rigenerati e  donati da un’associazione, una piccola aula.

È un punto di riferimento importante soprattutto per gli anziani e potrebbe diventare un centro diurno.

Il Consultorio Familiare “Paganini”  . È un servizio del territorio che ha la finalità di promuovere e tutelare la salute della donna, del bambino, della coppia e della famiglia, avvalendosi della presenza di ginecologi, psicologi, assistenti sociali, ostetriche e assistenti sanitari.
Sono erogate  prestazioni e percorsi assistenziali, garantendo, a secondo delle situazioni, l’integrazione fra gli operatori.(vedi qui) . Ricordiamo anche che, abbandonato il progetto di trasferire il Paganini nel Centro Civico, lo stesso è stato in parte ristrutturato e reso fruibile per i servizi attuali. Certamente rimane il principale hub in tema di erogazione dei servizi ai cittadini.

Infine la prossimità di numerose scuole di ogni ordine  e grado, il Teatro Colonna, il tempo per le famiglie Coccinella,  spazio prezioso di condivisione per mamme e bambini in età prescolare, rendono il Centro Civico un polo prezioso di co-progettazione e partecipazione.

Trentatré quartieri meriterebbero trentatré biblioteche perché biblioteca è sinonimo di  aggregazione e integrazione .

I numeri premiamo la biblioteca Ghetti  e la stessa va  sostenuta , come tutte le biblioteche cittadine in vista della candidatura di Brescia a Capitale della Cultura.

La sfida per  bibliotecari e volontari  sta  nella qualità dei servizi culturali che può e potrà erogare in chiave preventiva, nel contrasto a povertà minorile , solitudine e crescente depressione trasversalmente rilevate ad ogni età .

I bibliotecari inoltre con grande professionalità  hanno saputo costruire rete e valide collaborazioni e interazioni con il territorio vasto della zona Ovest che comprende  i quartieri Violino, Chiusure, Oltremella e  Fiumicello fino a lambire il Comune di  Roncadelle.

Per il nuovo Centro Civico va pensato quindi  un percorso culturale a breve e medio termine che lo colleghi non solo idealmente ma anche  fisicamente con tutti i portatori di interesse.  Strategica quindi una pedonale ciclabile in sicurezza sul Mella da Parco S. Antonio (in parte già presente) verso Urago Mella come già ipotizzato dall’ assessore Manzoni .

Rimane la riflessione su anagrafe e uffici correlati che nella visione recentemente enunciata dai neo assessori Fenaroli Manzoni e Cantoni  prevede in due anni l’accorpamento di anagrafe e uffici di zona con personale unico per le due funzioni. Accanto non va scordato il Punto Comunità , prezioso “front office”gestito interamente da volontari.

Neppure dimentichiamo la necessità di spazi necessari alle associazioni e al  cdq Chiusure  per fare rete e offrire servizi sussidiari condividendo risorse.

Per questo il progetto definitivo (vedi qui )non ci convince fino in fondo e appare distante rispetto ad altre scelte “smart” in provincia  (vedi qui  .)

Continueremo a seguire la vicenda e ad aggiornarvi . Restate connessi.