Il dono e l’invidia

Il dono e l’invidia

Il fatto ormai è noto: “ignoti” qualche notte fa si sono inerpicati su per la valle di Mompiano con l’intenzione di distruggere il presepe che i “Gnari de Mompià” avevano appena terminato di realizzare.

Ci sono riusciti? NO.

Hanno solo spostato i pezzi un po’ qua e un po’ là nel bosco. Certo, hanno pensato che rompendo e spargendo pezzi di statuine e arredi avrebbero distrutto il presepe ma non è stato così.

A ben guardare hanno fatto sì che lo spirito del presepe si diffondesse ancor più forte.

Sì, perché quelli che si sono recati domenica 23 dicembre all’ inaugurazione del presepe e tutti coloro che si recheranno in questi giorni a visitarlo (e saranno certamente molti) non saranno più andati soltanto a vedere un bel presepe, a respirarne l’aria di gioiosa sacralità: saranno andati a testimoniare una più convinta adesione a quell’ idea che quest’anno il presepe voleva celebrare: “il Dono come Bene Comune”.

A pensarci non è così incredibile: più forte è l’offesa inferta da parte di chi invidia le persone in pace con sé stesse e con gli altri, più forte si innerva nel cuore di quelle persone il bisogno di dimostrare che la pace e la condivisione sono la base della nostra convivenza.

A voler vedere la cosa in termini natalizi (siamo più buoni e cerchiamo di fare il bene), si può dire che quanto accaduto deve essere paradigma per tutti i momenti della vita cittadina.

Le persone che non hanno rispetto per ciò che li circonda, per il bene pubblico, per il prossimo, non mancheranno mai. E’ un problema loro prima che nostro, ma noi continuiamo a dimostrare che, per vivere serenamente, il Bene Comune si tutela attraverso il Rispetto per il prossimo: comincia dal non gettare la sigaretta per terra ed arriva fino ad accogliere ed aiutare le persone meno fortunate.

Il presepe dura da Natale all’Epifania, realizzarlo costa fatica e impegno, mentre il rispetto deve durare tutta la vita… però è gratis!
Buon Natale